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I Villaggi Medievali abbandonati in Anglona

Scritto da Gianluigi Marras

Il 12 dicembre 2009 si è tenuto a Martis l’incontro “Anglona Medievale. Villaggi Medievali Abbandonati. Storia Documenti Archeologia”, organizzato dall’unione delle ProLoco dell’Anglona in collaborazione con il Comune di Martis e il Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari.

La conferenza è il coronamento della manifestazione “Ajò in Anglona” che si è svolta durante la primavera e l’estate in buona parte dei paesi dell’Anglona, con lo scopo di mettere in evidenza i valori e le ricchezze locali, di tipo culturale, naturale e turistico. Con tale appuntamento, che le ProLoco hanno intenzione di ripetere a scadenza annuale, si vuole allargare questa manifestazione all’ambito scientifico-divulgativo, allungandone inoltre l’arco di tempo coperto.

Per dare un breve inquadramento storico sul tema dei villaggi medievali abbandonati bisogna ricordare che fra il XIV e il XV secolo si verificò in Europa un momento di riassetto demografico ed economico dovuto ad una serie di eventi negativi quali la peste nera del 1348, varie  guerre  e continue carestie. Tale riorganizzazione portò alla scomparsa di migliaia di insediamenti rurali in tutto il continente,  pur con varie differenze fra le diverse aree, e allo spostamento della popolazione superstite nei centri maggiori, in certi casi, oppure all’insediamento sparso in altri. In Sardegna nella prima metà del Trecento inizia la conquista aragonese cui si aggiunse anche la deleteria epidemia del 1348-49 e lo stato di guerra fra gli Aragonesi, il Giudicato di Arborea e i Doria. Tutti questi fattori causarono l’abbandono di circa 800 centri, specialmente nei territori costieri e ad economia agricola.

Tale tematica è stata dapprima affrontata da storici e geografi, con la compilazione degli atlanti redatti da J. Day e da A. Terrosu-Asole, ma dal 1995, data d’inizio degli scavi archeologici a Geridu (Sorso-SS), diretti dal prof. Marco Milanese, si è avuto però un approccio archeologico al problema.

Oltre gli scavi stratigrafici sono molte importanti le ricognizioni, che oltre a fornire informazioni di tipo cronologico e storico, permettono di perimetrare i siti occupati da insediamenti medievali scomparsi, sempre più spesso minacciati da lavori agricoli e di espansione periferica dei centri abitati.

Il convegno, moderato e preparato da Domenico Sanna di Sedini, ha dunque posto all’attenzione dei numerosi intervenuti lo stato della ricerca nei comuni dell’Anglona, regione che negli ultimi 15 anni è stata interessata da un gran numero di studi storici, toponomastici e archeologici sul tema in esame, grazie all’opera di Mauro Maxia, Giancarlo Pes, Giuseppe Meloni, Alessandro Soddu, Enrico Basso e di Marco Milanese e la su equipe di archeologi.

Dopo i saluti del sindaco di Martis, Piero Solinas, che ha voluto ricordare i numerosi convegni svoltisi negli ultimi 10 anni a Martis e la pubblicazione del volume delle Cronache di Archeologia dedicato al suo comune,  e dell’assessore provinciale all’Ambiente, Pino Ortu, che ha affrontato il tema della valorizzazione e del turismo, Domenico Sanna (laureando in Archeologia Medievale con una tesi sul  villaggio abbandonato di Speluncas in comune di Sedini)  ha introdotto la serata sottolineando l’importanza dell’Anglona per la tematica dei villaggi medievali abbandonati e la presenza di studiosi originari della stessa regione.

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Ajò in Anglona 2009 prende il via nel modo migliore passando per Chiaramonti.

Scritto da carlo moretti

E’ iniziata nel migliore dei modi, a dispetto dei nuvoloni che si presentavano minacciosi e che, hanno tentato anche di spaventare con qualche goccia i presenti, la terza edizione di “Ajò in Anglona”.

Inutile raccontare la soddisfazione del presidente della Pro Loco chiaramontese Sandro Unali, che oramai ci ha abituati a manifestazioni ben organizzate e impegnative.

Ajò a Chiaramonti, ha preso il via nella mattinata intorno alle 10:30, in concomitanza della messa per i fedeli animata dal Coro Parrocchiale, in Piazza Repubblica alla presenza delle autorità locali e provinciali, in particolare il sindaco Giancarlo Cossu, l’assessore alla cultura Marina Manghina, il presidente della Pro Loco Sandro Unali e il presidente della Provincia Alessandra Giudici, è avvenuta l’inaugurazione di Ajò in Anglona, preceduta dalla sigla del cantautore Franco Sechi. Numerosi i  forestieri presenti, tra i quali una folta delegazione di amici zerfaliesi, arrivati per l’occasione e per consolidare il gemellaggio tra le due Pro Loco. Tanti gli stand degli espositori nella via principale e all’interno dei giardini pubblici.

Alla fine dei doveri istituzionali, i presenti sono stati invitati al buffet, che ha preceduto il percorso itinerante per il centro storico, interrotto di tanto in tanto dai canti presenti nel repertorio dei due cori, il Coro Femminile e il Coro di Chiaramonti, entrambi diretti dal M° Salvatore Moraccini.

Quest’anno il percorso nel centro storico, è iniziato partendo dalla chiesetta del “Rosario”. Dopo una presentazione dei particolari storici e architettonici, a cura del dott. Gianluigi Marras, i due cori hanno eseguito alcuni brani. Al termine, il folto gruppo dei cori, autorità presenti e turisti interessati al percorso si è incamminato alla volta de “S’arcu”  dove, dopo le spiegazioni fornite dal dott. Marras i cori hanno eseguito altri due brani.

Ultima tappa, la più suggestiva, quella a “Su Monte ‘e cheja”, luogo, dove anticamente sorgeva  il castello appartenuto ai Doria, e poi trasformato dai suoi ruderi nell’antica parrocchiale di San Matteo, anch’essa. abbandonata nel 1.888 a favore della parrocchia esistente, per via del luogo impervio e impraticabile nelle giornate invernali. Al termine della relazione del dott. Gianluigi Marras sullo stato dei resti, all’interno di una delle cappelle laterali ancora integra e restaurata, il Coro di Chiaramonti ha eseguito altri due brani, mentre il tempo un po capriccioso inumidiva i turisti al seguito. Leggi tutto »

Ajò a Chiaramonti 2009 – Terza edizione

Scritto da carlo moretti

Ajò a Chiaramonti con il 2009 arriva alla terza edizione.

Ideata dalla Pro Loco diretta da Sandro Unali nel 2007, è riuscita a raccogliere i comuni dell’Anglona in una manifestazione, che anno dopo anno, si sta dimostrando sempre più interessante e sta coinvolgendo anche altri comuni che inizialmente non avevano aderito all’idea.

Domenica 19 aprile quindi tutti a Chiaramonti per inaugurare Ajò in Anglona 2009.

Ecco il programma della manifestazione:

  • 10:00 – Parrocchia San Matteo, Santa Messa accompagnata dal Coro Parrocchiale
  • 10:15 P.zza Repubblica, presentazione e sigla eseguita dal cantante Franco Sechi, apertura degli stands ed espositori
  • 10:30 P.zza Repubblica, inaugurazione Ajo in Anglona 2009, a seguire rinfresco
  • 11:00 Visita guidata al centro storico, con soste all’arco, chiesa del Rosario e castello dei Doria con esibizione dei Cori di Chiaramonti. Al termine aperitivo al castello
  • 13:00 Pausa pranzo: punti di ristoro, oppure su prenotazione a agriturismi e pizzerie
  • 15:00 Visita guidata ai siti di interesse archeologico e monumentale, nell’agro di Chiaramonti
  • 15:30 Per gli appassionati del canto sardo, si terrà un esibizione di “cantadores a chiterra” sotto l’arco
  • 16:00 Castello dei Doria: dimostrazione di volo con parapendio (possibilità di lancio per i visitatori su parapendio biposto) organizzato dall’associazione sportiva e scuola di volo “I Grifoni” Chiaramonti, con l’istruttore Salvatore Solinas
  • 16:30 Convegno ai giardini publici: storia e archeologia preistorica e medioevale del territorio a cura di Mario Unali e Gianluigi Marras, nell’intervallo Carlo Moretti offrirà in acustico un piccolo tributo a Fabrizio De Andrè
  • 18:30 P.zza Repubblica, esibizione del “Gruppo Folk Santu Mateu de Tzaramonte”
  • 19:30 Impariamo i primi passi de “su passu tundu” con la collaborazione del “Gruppo Folk Santu Mateu de Tzaramonte”
  • 20:00 Serata musicale con i Giuales
  • 22:00 Chiusura con i fuochi d’artificio offerti dalla ditta Santa Barbara di Salvatore Oliva Tel. 3465202165

Buon divertimento!

Eventi fausti per Chiaramonti.

Scritto da angelino tedde

Il nostro concittadino prof. Gianni Marras, già professore di Musica nelle scuole medie inferiori e professore di Pedagogia e Psicologia nelle scuole superiori, ha raggiunto la difficile e ambita meta di dirigente scolastico. Ha preso servizio qualche giorno fa come prima sede a Pattada.

A lui e alla sua famiglia porgiamo vivissimi auguri di buon servizio nel campo così difficile della direzionedelle scuole. Le basi per l’inizio del corso di direttore scolastico prof. Gianni Marras le aveva poste con la laurea in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Sassari con una tesi su L’istruzione elementare a Chiaramonti dal 1860 al 1911 con la relazione del prof. Angelino Tedde. A questa meta è da aggiungere anche la specializzazione in Archeologia medievale del figlio Gianluigi con una tesi sulla rocca diGianluigi Marras Chiaramonti, dopo scrupolose ricognizioni su quanto di reperti restano dell’antico castello, edificato nel 1350.
Al giovane specializzato archeologo i nostri auguri di fecondo lavoro nell’ambito del sistema delle ville medievali del territorio di Chiaramonti.
Altra notizia di rilievo ci sembra la pubblicazione a cura di Laura Villa nostra concittadina di un saggio fotografico su personaggi ed eventi avvenuti in Chiaramonti tra Otto e Novecento. Peccato che le didascalie delle foto risultano talvolta inidonee, sicuramente per l’imperizia della redazione della casa editrice che ha stampato la pubblicazione. Sarebbe stato sufficiente prendere come esempio l’album fotografico storico inserito nella collana della Einaudi per evitare che le didascalie delle foto risultassero poco curate. Costava poco infatti indicare oltre il numero della foto, senza scriverci foto, anche il luogo in cui queste sono state scattate, l’anno della ripresa e il contenuto delle immagini, talvolta espresso in modo impacciato.
Rilevante e insolito il riferimento alla datazione di un ventennio( anni quaranta cinquanta). E’ già appena accettabile il riferimento ad un decennio, indicare un ventennio è davvero eccessivo. Questi richiami dovranno esservi utili per pubblicazioni dello stesso genere.
Ad ogni buon conto, con tutti i difetti, alla biblioteca sulla storia di Chiaramonti si è aggiunto un altro volume.

Angelino Tedde

Dalle ville medievali al castello di Chiaramonti.

Scritto da ztaramonte

Il 19 luglio alle 18 nella sala consiliare del Comune di Chiaramonti si è svolto il preannunciato convegno sul tema da Orria Pithinna a Chiaramonti. Moderatore il prof. Alberto Moravetti, vicepresidente del Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, relatori il prof. Marco Milanese, archeologo medievale della stessa Università e la sua collaboratrice Maria Cherchi.

Il convegno è stato introdotto dal sindaco Giancarlo Cossu.Conferenza 19.07.2008

Presenti anche vari cultori della materia del paese e cittadini interessati all’argomento.

Il prof. Moravetti ha introdotto il tema mettendo in luce l’importanza che l’archeologia riveste per la storia e quindi per la memoria storica delle nostre comunità. Ha anche rilevato che il prof. Marco Milanese è il primo archeologo medievale che ha preso a cuore le vicende dei villaggi medievali che tra il XII e IV secolo per i più svariati motivi sono stati abbandonati a favore di nuove ubicazioni più idonee ala vita delle popolazioni in continuo movimento migratorio. La parola è passata al relatore principale della serata prof. Milanese che ha esposto in termini chiari e semplici le vicende delle popolazioni degli ottocento villaggi della Sardegna che si sono spostati in preesistenti o in nuovi centri urbani, circa trecento, più adatti alla vita delle popolazioni sarde così come è avvenuto un po’ in tutti i paesi del Mediterraneo e dell’Europa. Tenendo conto di questo vasto contesto si sono applicati modelli euristici che permettono di individuare i villaggi, in questa ricerca in particolare le ville del territorio chiaramontese: oltre alla già illustrata Orria Pithinna, quella di San Giuliano, Paules, San Lorenzo nonché altri villaggi menzionati dal grande studioso Jhon Day e la prof. Terrosu Asole.

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Da Orria Pithinna a Chiaramonti.

Scritto da carlo moretti

Sabato 19 luglio 2008 alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare, verrà presentato lo stato di avanzamento del progetto di ricerca: “I villaggi medievali nel territorio di Chiaramonti”.

Il progetto promosso dall’Amministrazione Schintu che, in collaborazione con “l’Università di Sassari” e con il sostegno della “Fondazione Banco di Sardegna”, prevedeva un ampio e documentato studio sull’intero territorio di Chiaramonti, ricchissimo di testimonianze non solo archeologiche di periodo pre-nuragico e nuragico, ma anche di un più recente passato medievale.

E’ un vivace studio sulle nostre origini più recenti che potrà aiutarci a capire meglio da cosa è nato il nostro paese e perchè è diventato ciò che è ora.

Ultimo cenno, ma non per importanza, tutte le fasi di studio, ricerca e scavo sono coordinate dall’Università di Sassari che si avvale della preziosa collaborazione del nostro stimatissimo concittadino dott. Gianluigi Marras e della d.ssa Maria Cherchi già noti per le splendide escursioni durante le manifestazioni di “Ajò in Anglona”.

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