18
apr
2008
Psicomotricità in acqua.
Con la riapertura della Piscina Comunale di Ploaghe, anche noi Chiaramontesi naturalmente, abbiamo la grossa opportunità di usufruire dei servizi di una bella struttura nata pochi anni fa e raggiungibile in pochi minuti.
Così, mentre inizialmente molti normodotati hanno iniziato a frequentare la piscina anche solo per eseguire semplice attività fisica, così anche alcuni nostri disabili, si spera possano essere più numerosi con l′ausilio della legge 162, hanno iniziato a frequentarla per fare, sotto l′attenta supervisione della terapista specializzata Eleonora Grandolfo, psicomotricità in ambiente acquatico. (Vedi video in piscina)
L’approccio utilizzato verso questi pazienti all’interno dell’ambiente acquatico, potrebbe essere visto più come una forma di gioco che come una terapia vera e propria, e questo rende tutto più semplice non solo dal punto di vista della dura attività in piscina della terapista, ma anche del paziente che decide di lavorare più volentieri al recupero della sua condizione psicofisica.
Diversi studi hanno dimostrato che pazienti con problemi nella percezione dello schema corporeo, hanno migliorato il proprio modo di percepire e distinguere le parti del corpo.
Utilizzando l’elemento acqua la psicomotricità interviene aumentando il tono muscolare e consentendo al paziente di sentirsi a suo agio. L’acqua infatti, cambiando le dinamiche di relazione, di equilibrio, di spostamento nello spazio e di percezione, genera diverse sensazioni rispetto al contatto corporeo con l’aria. Leggi tutto »
Condividi su Facebook