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Cantadores a poesia (II)

Scritto da ztaramonte

Continuiamo in questo spazio a raccontare con brevi cenni, la storia dei poeti improvvisatori e continuo a scusarmi con i lettori, per gli errori che si potranno incontrare durante la lettura di questi versi.

Il canto dei poeti improvvisatori era sempre accompagnato da un gruppo di cantori che formavano il coro d’accompagnamento, attraverso suoni vocali armonizzati e gutturali. Nel nord Sardegna, il canto dei poeti si è sempre differenziato da quello del sud per via dell’abbinamento in quest’ultima zona con strumenti musicali (chitarra o fisarmonica). L’intuizione del Cubeddu, che riuscì a trasportare quest’arte, da semplice momento di svago a momenti collettivi importanti come le feste in piazza, fu grande.

Da quel momento, col passare degli anni, le gare poetiche sostituirono ogni tipo di manifestazione, divenendo punto di riferimento e base organizzativa per tutte le feste e sagre paesane.

Anche stavolta leggerete e potrete sentire, come nell’articolo precedente, il primo tema della gara disputata a Cagliari il 7 aprile del 1979 tra il nostro poeta locale Juanne Seu (Chiaramonti 1915 – 1998) e il poeta Mario Masala (Silanos 1935), dedicato a Sa peràula, s’iscritura” ; nel prossimo articolo concluderemo la gara con il secondo tema “Sardigna indipendente, Sardigna italiana”.

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Contos de foghile – La leggenda di Aggius.

Scritto da ztaramonte

Continuo la pubblicazione delle “Leggende sarde” scritte da Grazia Deledda. Vedendo le valutazioni dell’articolo iniziale, sembrerebbe che i racconti di questo genere siano graditi.

Buona lettura.

Carlo Moretti

“Leggende sarde” di Grazia Deledda, a cura di Dolores Turchi, Roma, Newton Compton Editori, 1999, collana Italia Tascabile, 8

Al finire del secolo XVII c’erano in Aggius – piccolo villaggio della Gallura – due ragazzi, figli di due famiglie nemiche, che, come accade sovente in Sardegna, ed anche altrove, facevano all’amore.

Lei aveva tredici anni, egli quindici; ma benché così giovani sembravano, forti e belli entrambi, grandi di vent’anni, e si amavano perdutamente, con tutta la passione indomita degli abitanti della Gallura, bizzarra regione montuosa al nord dell’isola, che ha, nel paesaggio e nella natura dei nativi, molta rassomiglianza con la vicina Corsica.

Ma, come accennai, le famiglie dei due amanti erano nemiche. Pare che tutto il villaggio fosse diviso in due fazioni, e l’odio il più mortale soffiava negli animi di entrambe: ad una apparteneva la famiglia del giovine, all’altra quella della fanciulla. Ciò non impediva che essi si adorassero e che si dessero frequenti convegni notturni nella stessa casa di lei.

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Cantadores a poesia.

Scritto da ztaramonte

Inizio subito scusandomi con i lettori, per gli errori che si potranno incontrare durante la lettura di questi versi, ma la passione verso la poesia cantata è talmente forte, che devo condividere con voi questo materiale a dir poco storico.

Le gare poetiche sono state in passato, e forse fino a qualche decennio fa, le manifestazioni linguistico-culturali più rappresentative ed importanti dei sardi. L’origine dell’improvvisazione non è individuabile temporalmente, ma lo è invece quella delle gare: la prima gara si svolse a Ozieri nel 1896 in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Rimedio. L’ideatore fu il famoso poeta locale Antonio Cubeddu (Ozieri 1863 – Roma 1955). Da allora l’abilità nell’improvvisare, che era presente in tutte le occasioni di aggregazione sociale, matrimoni, fidanzamenti, tosatura delle pecore, uccisione del maiale, vendemmia e altro, con la geniale intuizione del Cubeddu fu portata sui palchi, nelle feste dell’isola e nelle più importanti manifestazioni dei concorsi poetico-letterali della Sardegna.

Queste le origini delle gare poetiche, nei prossimi articoli, quando ci riavvicineremo a questo tema continueremo a parlare della storia delle gare negli anni successivi.

Ora vorrei offrirvi l’“Esordio”, della gara disputata a Cagliari il 7 aprile del 1979 tra il nostro poeta locale Juanne Seu (Chiaramonti 1915 – 1998) e il poeta Mario Masala (Silanos 1935); in articoli successivi saremo in grado di pubblicare tutta la gara al completo, che contiene i temi “Sa peràula, s’iscritura” e “Sardigna indipendente, Sardigna italiana”.

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Contos de foghile – Racconti da focolare.

Scritto da ztaramonte

Da quando ero bambino, ascoltavo con attenzione e anche paura, i racconti che i nonni e le zie più anziane ci facevano, quando passando uno dei tanti fine settimana a Chiaramonti, alla luce del focolare (perchè l’energia elettrica ai primi venti o pioggie andava via), si sostituiva la televisione con l’antica usanza dei “Contos de foghile”. Ora non ricordo cosa mi veniva raccontato, ma trovo piacere nella lettura di libri come questo, di una scrittrice sarda, premiata con il nobel per la letteratura nel 1926.

Passerà per questo sito tutto il contenuto di questo bellissimo libro, che spazia per tutta la Sardegna dal nord al sud con la speranza di non annoiarvi. Inizieremo con una breve biografia di questa illustrissima scrittrice e dopo una piccola premessa passeremo alla prima leggenda. Buona lettura.

“Leggende sarde” di Grazia Deledda, a cura di Dolores Turchi, Roma, Newton Compton Editori, 1999, collana Italia Tascabile, 8

Grazia Deledda(1871-1936)

Nacque a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante di piccoli proprietari. Il padre, Giovanni Antonio, era un piccolo imprenditore e agiato possidente, fu poeta improvvisatore, e sindaco di Nuoro nel 1892; la madre, Francesca Cambosu, era una donna religiosissima, allevò i figli con estremo rigore morale. Dopo aver frequentato le scuole elementari venne seguita, privatamente, da un professore ospite di una sua parente; i costumi del tempo non consentivano alle ragazze una istruzione completa oltre quella primaria e in generale degli studi regolari. Successivamente approfondì, da autodidatta, gli studi letterari. Importante per la formazione letteraria di Grazia Deledda, nei primi anni della sua carriera da scrittrice, fu l’amicizia con lo scrittore sassarese Enrico Costa, cioè colui che per primo ne comprese il talento.

Esordì come scrittrice con alcuni racconti pubblicati sulla rivista “L’ultima moda” quando affiancava ancora alla sua opera narrativa quella poetica.

Nell’azzurro, pubblicato da Trevisani nel 1890 può considerarsi la sua opera d’esordio.

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Ancora leggende sulla “nascita” della Sardegna….

Scritto da ztaramonte

Sardegna

Siamo agli albori della vita sulla terra. Il SIGNORE dopo aver creato tutte le altre parti del mondo, si accinse a creare la SARDEGNA. Ma quando guardò nella sua sporta celeste, si rese conto che era rimasto ben poco per plasmare un’isola. Tutte le cose più belle erano state poste altrove, ed ormai non rimaneva che un cumulo di sassi a disposizione del SIGNORE. – Cosa posso fare con quest’arida materia?- si chiese il DIVINO, dubbioso. Ma subito decise. Così, una volta riunite le pietre, le sparse nel mare e, quando vide riemergere le ultime, le schiacciò col suo piede, calzato di un sandalo infuocato. Si intravide così tra le acque la prima forma di ICHNUSA, modellata in eterno dall’impronta divina. Ma l’opera di DIO non si fermò qui: c’era bisogno di qualcosa perché potesse nascere la vita da quelle pietre inermi. E sapete cosa fece il SIGNORE? Si rivolse alle altre terre già ricolme di ogni meraviglia, e, tolto qua e là da esse quanto mancava a ICHNUSA, lo sparse su quell’isola rocciosa. ICHNUSA, così, si ammantò di una natura fantastica, talmente varia ed estrosa, da non assomigliare a nessun’altra terra e, nello stesso tempo da assomigliare a ciascuna di esse!

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E’ tempo di cambiare …. veste ….

Scritto da ztaramonte

Proprio così, cari lettori, con l’arrivo finalmente delle belle giornate, domani si compirà il solstizio d’estate 2008.

Così anche io, ho deciso di levare il capotto al sito e infilare una magliettina colorata per godere del periodo estivo. Non spaventavi quindi, siete sempre in ztaramonte.it ma vestito diversamente.

Auguro a tutti un magnifico periodo estivo, con tanto sole e riposo.

Carlo Moretti

p.s. aggiungo, essendomi accorto di qualche anomalia sulla visualizzazione delle pagine, di essere cortesi nel segnalarmi tutte le anomalie che potrete incontrare. Grazie.

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Appello urgente carestia nel Wollaita – Sud Etiopia

Scritto da ztaramonte

Leggete il comunicato e fate la vostra coscienziosa scelta, i volontari hanno la piena voce in capitolo. Cliccando nel comunicato accederete a quello originale.

Io di fronte a queste cose perdo la parola ……

Appello urgente per Wollaita

Sito Web :

http://www.centroaiutietiopia.it/

Causale: “Emergenza fame Wollaita”

BONIFICO BANCARIO:

Beneficiario: Centro Aiuti per l’Etiopia – ONLUS

Via 42 Martiri, 189 – 28924 Verbania Fondotoce (VB)
Banca: Banca Intesa S.p.A., filiale di Mergozzo (VB) -
Conto Corrente N°: 1664172 – ABI 03069 – CAB 45510 – CIN E
IBAN IT48 E030 6945 5100 0000 1664172 BIC BCITIT33910

VAGLIA POSTALE

Intestato al Centro Aiuti per l’Etiopia – ONLUS C/C Postale N° 11730280

A versamento avvenuto vi chiediamo cortesemente di anticiparci la ricevuta via fax al nr. 0323.583062 o via e-mail a info@centroaiutietiopia.it .

Grazie da noi tutti!

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