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Chiaramonti, Festa dell’Anziano 2008

Scritto da ztaramonte

Dopo averci regalato con le manifestazioni dell’estate chiaramontese, una delle pù complete e prolifiche stagioni ad opera dell’Ass. Pro Loco Chiaramonti, ieri sabato 25 ottobre in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, tutti i collaboratori, volontari, non dimenticando l’eccezionale squadra dei cuochi ormai esperti in queste sfide gastronomiche, nei locali ex scuola media in “Codinarasa” si è festeggiata la giornata dell’Anziano.

Avrete notato che ho scritto, come anche ben visibile nell’invito che mi è pervenuto per rappresentare il Coro Parrocchiale, “Anziano” con la lettera maiuscola, la valenza che attribuisco a questa parola, vuole per me indicare quanto sia importante per tutte le generazioni, il confronto continuo con l’esperienza e la cultura che gli Anziani possono trasmetterci continuamente. Questo è, e può essere ancora più marcato in centri piccoli come il nostro dove in pratica tutti conoscono tutti, e allora perchè non approffittarne?

Devo dire che ho passato una bella giornata e, a giudicare dalle persone che si sono trattenute fino a tarda sera, la giornata è risultata gradita da tutti i presenti. Comunque dopo aver consumato il lauto pranzo, sempre preparato all’altezza della situazione, è stato distribuito ai presenti un piccolo presente costituito da un sacchettino di orbace tessuto integralmente con lana chiaramontese con all’interno un baratolino di miele Anglona prodotto localmente dall’azienda Ledda & Lostia.

Non potevano mancare neanche i versi di alcuni poeti chiaramontesi del quale dove ho potuto, ho raccolto e alla fine trascrivo. La serata è proseguita con la musica dei “Juales” e l’esibizione del Gruppo folk Santu Mateu.

Di seguito è possibile vedere alcune foto della giornata scattate con il mio telefonino.

Festa dell’Anziano 2008


Una ottava pro “Sa festa ‘e s’Anzianu”

Quasi mai bi so’ mancadu …

Ai custu solenne appuntamentu …

Sempre bene m’azzisi ospitadu …

Cun bellu pranzu e divertimentu …

Ringraziende s’illustre Comitadu …

De s’insoro tzentile complimentu …

Festeggende sa Festa ‘e s’Anzianu …

Cun tzentilesa e cun su coro in manu.

Antonino Mureddu

A sa idda mia

Tzaramonte ses postu ind’un’altura,

a “battoschentostrinta” da-e mare.

Cun zente inzegnosa a tribagliare,

ma si b’est su bisonzu, est cori dura.

Logos de sassu, cun bona pastura,

e bidatones pro bi laorare.

Pronta s’istranzu ‘onu a ospitare,

tentu b’has sempre a sa bella figura.

Cando s’istranzu bi faghet frimmada,

no sich ‘avviat, ca restat cuntentu

de custa zente onesta e ducada.

Comporat terra; bi ponet talentu!

Ca mezus logu ‘custu non bind’hada,

fin’a morte che faghet ausentu.

Stefano Demelas

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  1. Anghelu 'sa Niera dice,

    Ogni occasione è buona per stare insieme, socializzare e magari raccogliere poi storie di vita. Sarebbe auspicabile che gli studenti delle Superiori, prima preparati, si facessero raccontare dagli anziani le loro storie di vita. C’è chi ha fatto la guerra, chi è emigrato e poi ritornato, chi da teracu pastore è diventato operaio della Sir, chi ha lavorato una vita nella produzione lattiero-casearia.
    Storie di poveri cristiani che servirebbero ad edificare i nostri giovani allevati al plasmon.
    Ricordo d’aver partecipato tanti anni fa ad una festa dell’anziano a Santa Giusta. In quell’occasione ci fu anche una bella mostra dolciaria che ci stette a pennello, inoltre ci fu una gara di poeti di penna fra gli stessi anziani. Fu una manifestazione suggestiva in cui cultura agropastorale, letteratura sarda e produzione artigiana, in sinergia. resero interessantissimo l’evento.
    Questi avvenimenti pongono fine all’arte dell’autolesionismo chiaramontese e italiano, a tratti, sembra d’essere in Romagna dove queste manifestazioni sono all’ordine del giorno.
    Lancerei delle proposte: perché non fare una sagra del ficodindia, marmellate e sape comprese?
    Perchè non quella dei fichi secchi, delle perette di formaggio, del miele e dell’abba mele insieme?
    Fra poco avrà inizio il ciclo dell’anno liturgico che ci porterà verso il Natale: tra canti religiosi in lingua sarda, ninne nanne, cantos de sos tres res, sagre di prodotti del tardo autunno ne verrebbe
    fuori un piacevole e istruttivo intrattenimento.
    Anghelu de sa Niera

  2. Mario dice,

    La vitalità di Chiaramonti ha pochi esempi in Sardegna..ogni scusa è buona come si dice dalle nostre parti.
    Continuate così le occasioni non mancheranno di certo…

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