Chiaramonti, il portale delle vostre idee

Il libero spazio per le vostre opinioni

Vigilia di San Matteo: revival poetico e canoro a Chiaramonti.

Scritto da carlo moretti

Ieri, vigilia di San Matteo, patrono di Chiaramonti, seguiti da un folto gruppo di appassionati ascoltatori, che hanno sfidato il freddo dell’incipiente notte, si è svolta in s’istradone una lettura di poesie in vario metro da parte di Stefano Demelas, Domitilla Mannu, Antonino Mureddu, Maria Sale, Peppa Truddaiu. Autori delle composizioni poetiche i chiaramontesi Lorenzo Brotzu, Giuseppe Brundu, Lucio Cossu, Giommaria Dettori, Juanne SeuTonino Mureddu, Maria Sale, Giovanni Seu, Bainzu Truddaiu, ad eccezione di Stefano Demelas, Maria Sale e Tonino Mureddu (viventi) gli altri poeti, vissuti nel corso del Novecento sono tutti passati a miglior vita, quindi il revival ha voluto connotarsi come un momento di recupero dell’identità poetico-storica del paese. La manifestazione è stata egregiamente presentata dal prof. Gianni Marras.

La festa è proseguita poi con l’esibizione del complesso dei Manada che ha allietato la manifestazione rievocando con bravura canzoni che andavano dagli anni Sessanta del Novecento al Duemila, mentre gli autori del revival hanno potuto proseguire la piacevole conversazione letteraria durante il convito per loro imbandito nei locali della già Scuola Media Statale nell’alto rione (462 metri slm) di Cudinarasa.

Poeti del primo e secondo Novecento dei quali sono state lette alcune composizioni.
Giovanni Seu nato nel 1915 e morto nel 2000 dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale per salire sul palco. Formatosi alla scuola del maestro Ciccio Piga cominciò nel 1945 e dal primo momento fu apprezzato dagli ascoltatori. Molto dotato cantava in modo rapido e con voce sonora e armoniosa, I versi perfetti furono sempre adeguati al tema sorteggiato. Così lo tratteggia Paolo Pillonca.
Don Giovanni Maria Dettori, parroco di Chiaramonti per quasi 40 anni, canonico rettore di Ploaghe per pochi anni, fu un fine poeta d’ispirazione pascoliana e novecentesca. Vinse premi e segnalazioni in vari concorsi, fu amico di molti cultori e poeti di lingua e poesia sarda. Si contraddistinse per la varietà dei temi e per la musicalità del verso. Amò i versi sciolti e compose anche varie canzoni religiose. La pubblicazione delle sue opere incombe sui nipoti che ne detengono la summa.
Lucio Cossu, oratore politico locale brillante, sapeva ironizzare con arguzia sugli avversari politici. Professore e Preside di Scuola Media. Amò la ricerca della parola culta, mai comune, ma preziosa e ricercata, la metafora ardita e i voli pindarici. Profondi i sentimenti che seppe trarre dalla sua cetra. Dovrebbe essere più studiato e conosciuto.
Bainzu Truddaiu, visse a Chiaramonti nel Novecento e quivi morì alla fine del secolo. Partecipò a numerosi concorsi poetici, vinse molti premi. Compose in una gamma metrica molto varia, con lirismo ora profonda e dolente ora ironica e pungente. Molti lo considerano il poeta chiaramontese di penna più illustre.
Lorenzo Brotzu, anch’egli poeta di penna novecentesco, visse in Belgio la vita dell’emigrato, sensibile alle tematiche sociali. Cultore di lingua sarda e compositore in vario metro. Il sentimento dominante della sua poesia è l’amargura per le ingiustizie sociali, per le sofferenze individuali, per l’esilio dalla sua terra dove lo ha portato l’emigrazione: luogo sentito come terra di amarezza e di sofferenza. Lamento e ira promanano dai suoi versi robusti e gridati da rasentare a tratti la maniera.
Su Maria Sale, poetessa vivente, feconda e raffinata, di tematica varia e vincitrice in vari concorsi, diremo più analiticamente in altra occasione.
Stefano Demelas, imprenditore edìle di mezza età, promotore e animatore del gruppo di ballo folcloristico chiaramontese, si può dire che si sta sempre più affermando nei concorsi letterari di poesia sarda, che sa utilizzare con maestria e duttilità il verso poetico piegandolo non soltanto all’attenta pittura dei luoghi e dei non luoghi, che sa commuoversi anche nei versi didascalici. La varietà dei temi e della metrica curata vanno contraddistinguendolo. Sul palco ha commosso e si è commosso rievocando la cara immagine del poeta chiaramontese Giovanni Seu al quale ha dedicato un’armoniosa, tanto nei versi quanto nei contenuti, serie di terzine.
Tonino Mureddu, aspirante poeta, ha fatto irruzione sul palco e sulla scena poetica da poco tempo, nonostante l’età. Si avrà modo di studiarlo più in là.
Su Giuseppe Brundu ci troviamo sprovvisti di notizie e avremo occasione di parlarne un’altra volta.

Ringraziamo chi, gentilmente mi ha inviato la cronaca della serata, dedicata ai poeti chiaramontesi. Ci scuasiamo per lo scarso materiale fotografico, ma ci proponiamo in futuro di essere più prolifici.

Be Sociable, Share!
Condividi su Facebook


Inserisci un commento

Codice di sicurezza - Per evitare fenomeni di SPAM:

Chirca.it - Pagerank BlogItalia.it - La directory italiana dei blog
SCAMBIO BANNER CHIRCA.IT - SUBITO 1.000 CREDITI IN REGALO